IN CASA DEI "MISTERI"

A Ceglie del Campo, come nella vicina Carbonara, con la sola eccezione del Cristo Morto, della Addolorata e del Calvario, tutti gli altri cinquantadue "Misteri" si trovano presso le abitazioni dei rispettivi proprietari o in locali ad esse contigue come "box" o "rimesse".
Le famiglie custodiscono gelosamente i "Misteri" nelle loro case durante tutto l'anno; ne sono in possesso per motivi che vanno dai lasciti testamentari allo scioglimento di un voto per grazia ricevuta.
Si potrebbe aggiungere anche per un forte senso di appartenenza alla comunità cegliese, proprio in virtù di un forse celato ma mai abbandonato desiderio di autonomia dalla realtà metropolitana; tra il "Mistero" e la famiglia viene comunque a stabilirsi un legame molto forte.
A Ceglie quindi, fa parte della quotidianità di molte famiglie pranzare e cenare nel soggiorno sulle cui pareti c'è un Gesù Crocifisso a dimensione naturale, di guardare un programma televisivo sprofondati in poltrona, con accanto un Cristo carico della croce che ti guarda mestamente, o entrare in casa di amici e notare all'ingresso un S. Giovanni, con diversi rosari tra le mani, donati dal vicinato.
Per le donne che si occupano della cura della casa, diventa normale spolverare e pulire, insieme agli altri oggetti, il volto di un Gesù sanguinante, una Madonna, un centurione romano o altri componenti della processione del Venerdì Santo.
Queste statue o gruppi rappresentano per i loro proprietari quasi una presenza spirituale di Gesù che guida e benedice la casa di chi li possiede.

































- CHIESA MATRICE -

In una cappella della Chiesa Matrice sono esposte alla venerazione dei fedeli le sacre immagini della Addolorata e del Crocifisso facente parte del 35° Mistero - Le tre Croci della Famiglia Burdi M. che custodisce presso la propria abitazione soltanto i due ladroni.





Sempre nella Chiesa Matrice, nella sacrestia, si trova invece il 44° Mistero - Il Calvario della Confraternita del SS. Sacramento.




- Testo e foto (24 febbraio 2014) a cura del dott. Francesco Stanzione.